Fetish Art

Fetish Art
dal sito myfetishart.com

mercoledì 14 aprile 2010

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Purtroppo anche le Dee come me hanno problemi di tanto in tanto... Ma tranquilli, tornerò... A presto,

LadyKay.

giovedì 25 marzo 2010

Glossario.



Oggi vi illustro e vi rendo partecipi di alcuni termini usati nel BDSM:
•24/7: Situazione in cui il sub è sottomesso al dom in modo continuativo (24 ore su 24, 7 giorni su 7); affascinante, davvero, ma questa pratica non fa per me!
•Abrasione (BDSM): Lesione causata da oggetti contundenti dal dom ai danni del sub; questa fa parte delle pratiche Hard che non sono parte della mia ragion d'essere...
•Adult babies: Termine riferito ai sub che vengono trattati come bambini piccoli, verso i quali vengono applicate pratiche come la costrizione di indossare il pannolino; mai fatto, ma non nascondo che mi piacerebbe!
•Ageplay: In Italiano gioco di età, ovvero un gioco di ruolo di carattere BDSM, come sopra!
•Algolagnia: Piacere erotico causato da dolore fisico; quasi tutti i miei slaves provano piacere dal dolore...
•Altocalciphilia: Passione feticista per i tacchi alti, fra questi annovero anche il mio compagno...
•Ampallang: Tipo di piercing praticato orizzontalmente sul pene, ne ho visto delle foto, una barbarie...
•Anal worship: Adorazione dell'ano... Che cosa meravigliosa!
•Animal play: Gioco di ruolo in cui il sub interpreta un animale, che può essere ad esempio un cavallo, un cane od un maiale; che divertimento portare i miei slave al guinzaglio a spasso per casa!
•Armpit Worship: Adorazione delle ascelle; dalle mie, i miei slaves, avrebbero poco da adorare...
•Barefoot bondage: come il bondage, dove però la vittima deve essere rigorosamente scalza; mai fatto...
•Bastinado: Flagellazione o battitura delle piante dei piedi; mai fatto!
•Berkley Horse: struttura per la flagellazione inventata da Theresa Berkley; molto affascinante!!!
•BDSM: Bondage/Discipline, Dominance/Submission, Sadism/Masochism.
•Bondage: pratica sessuale che comporta l'uso di corde o catene per immobilizzare il sub; ne abbiamo parlato diffusamente qualche post fa!
•Castità: Forma di privazione sessuale e dell'orgasmo nei confronti del sub. Usata soprattutto verso sub maschi da parte di dom femmine (Mistress) spesso attraverso una cintura di castità; che comprerò...
•CBT: Sigla che sta per cock and ball torture, ovvero la tortura del pene e dei genitali del sub. La tortura può essere praticata in vari modi, ad esempio con colate di cera calda o calpestamento a piedi nudi o, in pratiche più dolorose, con i tacchi a spillo; mai fatto, se non si è più che "capaci", si corrono grossi rischi...
•Dom: Persona dominante nell'ambito del rapporto BDSM, ovvero io!
•Feticismo: Attrazione verso una particolare parte del corpo, oggetto od esperienza.
•Feticismo del piede femminile: Attrazione verso il piede della dom di sesso femminile (Mistress); e anche di questo abbiamo già parlato!
•Mistress: Persona di sesso femminile che interpreta la parte della Padrona nel rapporto BDSM; ...state parlando di me??
•Pissing: Pratica in cui il dom urina addosso al sub. Anche detta pioggia dorata; che cosa bella! E quando gli slaves la prendono anche in bocca... mmmmmm!!!! Come godo!!
•Scat: Pratica in cui lo slave riceve le feci del Dom. Detta anche "Shit play"; che schifooooooooo!!!!!
•Sessione: Incontro di carattere BDSM con una Mistress professionista; ovvero quelle che io svolgo ora a casa mia circa una volta al mese quando sono sola...
•Slave: Persona sottomessa nell'ambito del rapporto BDSM, ovvero i miei cucciolotti!!
•SSC: Sigla che sta per sicuro, sano e consensuale, ovvero le regole su cui si basa il BDSM; che con la sottoscritta, vengono per lo più stabilite tramite le mail precedenti alla conoscenza e alle sedute;
•Sub: Persona sottomessa nell'ambito del rapporto BDSM, come slave praticamente;
•Switch: Persona che pratica il BDSM sia come dom che come sub; su questo ci farò un post futuro, in quanto con il mio compagno pratico da switch, nel senso che alterniamo i ruoli di DOM/sub;
•Tortura anale: pratica in cui viene inflitto dolore all'ano del sub, tra le cose che non faccio...
•Vanilla (BDSM): definizione del sesso tradizionale, da parte dei praticanti il BDSM. Perchè ogni tanto, una sana scopata, ci vuole!! Giusto???
Buona giornata miei cari lettori, la Vostre Divina,

LadyKay.

mercoledì 24 marzo 2010

Il più strano di tutti...

Dopo avermi marcata stretta via mail per almeno 10 giorni, alla prima occasione utile, ho conosciuto lui: un distinto ed elegante signore di 54 anni... Fortunatamente provvisto di macchinone e navigatore, è arrivato a casa mia, senza bisogno che io gli facessi da autista... Mi ha bussato, gli ho aperto. E' entrato e mi ha subito omaggiata anche lui con le 100 rose... L'ho fatto accomodare in soggiorno e sono andata a prendere il frustino... Rientrata l'ho trovato ancora vestito, ma in piedi. Sono entrata a passo di carica e schioccandogli una sonora frustata sul fondoschiena gli ho detto: "Quanto tempo credi di avere? Sbrigati che la tua vista mi sta già nauseando!"
"Cosa vuoi che faccia mia Lady?"
"Innanzi tutto spogliati essere disgustoso, voglio proprio ridere delle tue morbidezze!!"
"Eseguo mia Lady"...
Detto fatto, assisto a questo ridicolo spogliarello, e di fronte mi trovo un ometto baffuto, nemmeno tanto alto, con la tipica panzona di chi oramai fa "anta" da un pò, ma con un discreto pisello che gli viene quasi fuori dalle mutande, purtroppo per lui, bianche...
"Che schifo!! Ti sembra questo il modo di presentarti al cospetto della tua DEA?! In slip bianchi consunti che non ti mantengono nemmeno il pisello a posto!! Che schifo - sciaff!! sonora frustata sui genitali - vergognati, devi essere assolutamente punito piccola merda!! Mettiti a pecora e conta, fin quando non mi sarò stancata, tu riceverai frustate!"
Ho cominciato con la punizione: me ne stavo in piedi, con i miei stivali neri, dietro di lui, nel mio miniabito viola, e di tanto in tanto, oltre a colpirgli le natiche, qualche colpo mi scivolava sui testicoli. Più battevo, più i gemiti si facevano prepotenti e l'erezione cresceva...
Dopo 35 frustate, ho deciso che poteva bastare... Ricordavo dalle mail, che il tipo mi aveva confessato di avere capezzoli molto sensibili e di essere molto resistente al dolore, quindi gli chiesi: "Hai portato le tue pinze per i capezzoli lurido verme?"
"Si mia padrona, ma non sono pinzette, sono una cosa che ho preso solo per te, per farti divertire, per farmi sentire veramente la merda che sono..."
Detto questo, si avvicina al giaccone che aveva appeso alla sedia, e caccia una coppia di mollette un pò particolari: non quelle da bucato, ma quelle con la chiusura ermetica che servono per sigillare i cibi in cucina... Mi dispiace non aver trovato foto, altrimenti vi avrei resi partecipi di quale affascinante strumento di tortura e piacere possono essere... Il tempo però stingeva, e allora, trascorsa la nostra oretta insieme, ho deciso per una conclusione un pò nuova: farlo masturbare mentre io lo calpestavo, in piedi senza scarpe, sul suo torace. Esperimento perfettamente riuscito!! In piedi, su di lui, frustino in mano a tormentargli le mollette che aveva ben piantate sui capezzoli, calpestandolo come uno zerbino, gli dicevo: "Che essere ridicolo che sei! Ti rendi conto di quanto sei verme?? Vedi?? Mi stai sotto i piedi, io quelli come te li schiaccio come merde, anzi, per strada le merde le evito, tu invece vai schiacciato!!" Non ho nemmeno finito di formulare la mia frase che il gemito s'è fatto più lungo e lo schizzo è arrivato sulla mia caviglia destra a coprirmi la calza... Mi sono alzata, mi sono sfilata la calza e gliel'ho ficcata in bocca dicendogli: "Ora ti pulisci - lanciandogli un fazzoletto - e poi sparisci, tenendo la mia calza in bocca e portandotela via. Non voglio residui liquidi del tuo passaggio, mi hai già disgustata abbastanza!" Sono andata in bagno a lavarmi le mani e a darmi una sistemata, e quando sono uscita, lui era lì, rivestito, già col giaccone, e con in bocca, ben stretta la mia calza... Dopo i saluti, fatti ovviamente senza sonoro, lui è andato via.
Dopo un paio d'ore ricevo questa mail:

"Buonasera Lady Kay,

Le scrivo solo per ringraziarLa della buona accoglienza e del trattamento. Mi sono trovato davvero bene, è una Mistress molto promettente, raffinata, molto carina, seria ed educata.

Se Le fa piacere, vorrei tornare ancora da Lei appena possibile.

grazie e arrivederLa."

Tenete presente che ciò che vi scrivo quando virgoletto le mail dei miei slaves è pura verità: copio/incollo direttamente dalla mia posta elettronica. Modestamente, posso vantare un ottimo feedback, non vi pare? Buona giornata miei cari lettori, la Vostra Divina,

LadyKay.

lunedì 22 marzo 2010

Cleaner slave, my favourite!

Di tutti i miei slaves, a parte il mio caro amico, con cui ci sono dei sentimenti sinceri di amicizia alla base, il mio preferito è un "cleaner slave"... Ovviamente, la vostra ignoranza in materia vi porta a non sapere nemmeno minimamente di cosa io stia parlando, e pertanto, in uno slancio di bontà vi spiego... L'ho conosciuto un pò di tempo fa tramite una bacheca di annunci su internet, e dopo un iniziale e fitto scambio di email, in cui entrambi parlavamo dei reciproci interessi e "gusti", per così dire, è arrivato il momento di concretizzare la prima seduta. Il signorino, più piccolo di me di qualche anno, è arrivato nella mia città e sono anche dovuta andare a prenderlo alla stazione... Ma non temete, il prossimo passo, appena avrò sistemato alcune cosette, sarà quello di farmi uno slave autista: che diamine! Sono una Mistress, mica una tassista!
Arrivati a casa mia, dopo aver preso le solite 100 rose anticipate stavolta, gli ho consegnato un bel grembiulino da servetta troietta, e gli ho detto: "A pranzo ho ospiti, mangeremo in soggiorno, quindi fa che quella stanza brilli..." e lui "Si, mia Padrona, non si preoccupi"... Armata di frustino, sono andata via per prendergli tutto ciò che serve ad una brava donna di servizio: scopa, paletta, spolverino e mangiapolvere, secchio, mocio e detersivo. La mia signorina, si è messa da brava a pulire ed io ogni tanto entravo nella stanza a controllare come si comportasse... Alla terza entrata, ho visto che il suo stile "di spolvero", non era tanto consono alle mie esigenze, in quanto non stava affatto togliendo la polvere! Mi sono arrabbiata!! "Merda!! Sei proprio una merda!! Ma la mammina anon ti ha insegnato come si spolvera?? Vivi nell'immondizia dunque! E brava la mia troietta maiala..." e lui "Mi perdoni mia padrona"... Ma ha commesso un grave errore nel dirmi questa frase: mi ha guardata negli occhi: "Come osi sfidarmi lurido verme strisciante??? - e giù una sonora frustata sulle natiche coperte dal jeans che però, vi assicuro, non l'ha protetto!! - Tieni lo sguardo basso essere inutile e vedi di sbrigarti, non abbiamo mica tutto il giorno!"... Detto questo sono andata in cucina a limarmi le unghie, ed in una mezz'ora lui ha finito lo spolvero e lo spazzo del mio soggiorno... Apparentemente tutto bene. Gli ho fatto vedere come preparare il secchio e il mocio ed ha iniziato a lavare. Quando ha finito tutte e 3 le passate sul pavimento, è venuto tutto adorante da me, dicendomi che aveva finito. Ho detto: "Finalmente!", ma andando a controllare, ho trovato sull'uscio della porta, 3 piccoli batuffoli di polvere, avete presente quelli che si creano quando hai sempre i riscaldamenti accesi e a maggior ragione se hai un pet in casa? Ebbene, glieli ho indicati col frustino, fatti raccogliere e dato la sentenza: "3 errori? Perfetto... 30 frustate..." e lui: "Mia Padrona, mi dispiace... ma io..."
"Stai zitto per favore!! Sei una lagna continua! Dammi il numero della tua fidanzata, devo chiamarla e dirle che sei una nullità, una lurida troietta inutile!!!"
"No mia Padrona, la prego!!"
"Non sei buono nemmeno ad implorarmi merdina!! Muoviti, la punizione l'avrai dopo, ora ho le patate che devono essere sbucciate e ti stanno aspettando".
Di buona lena, la troietta, si è messa lì e mi ha sbucciato 2 kg di patate che mi servivano per il pranzo e per i miei ospiti, ma purtroppo, poichè è veramente poco allenato ad essere usato, le patate avevano alcuni punti in cui non erano proprio pulite... Sicchè, le frustate sono salite a 40...
"Bene, ora che hai finito, riponi il tuo grembiule nullità e vieni con me, sono in piedi da troppo, le mie regali estremità dolgono..."
"Certo mia padrona."
"Entra in soggiorno e mettiti come un bravo cucciolotto, io arrivo subito."
Che piacere entrare dopo qualche minutino in soggiorno e trovarlo lì come una pecorella sul pavimento freddo... "E allora? Ti pare questo il modo di farti trovare dalla tua Padrona??? Giù i jeans che devo frustarti!!"
Senza nemmeno farselo ripetere ha eseguito e si è rimesso in posizione.
Senza pietà gli ho inflitto la sua punizione... E' stato bellissimo vedere la sua microscopica erezione farsi strada nei boxer!!
"Basta ora, sono stanca e il tuo brutto culo è sufficientemente rosso... massaggiami!"
Senza nemmeno farmelo ripetere, mi sono seduta sul divano, e lui, in ginocchio davanti a me, mi ha sfilato calze e scarpe ed ha preso a baciarmi, leccarmi, ciucciarmi e annusarmi i piedi... Che bello! Che sensazione di potere inebriante!!
Lì, accomodata tranquillamente sul divano, con un ragazzo ai miei piedi, che non chiede di meglio che venerarmi... Stupendo, impagabile, assolutamente unico!
Mentre lo guardavo fare, essendo rimasto in boxer, ho notato delle strane pulsazioni tra le gambe... Interessante!
"Cosa c'è mio piccolo zerbino??? Il pisellino ti tira? Giù i boxer nullità, voglio proprio vedere cos'hai in mezzo alle gambe..."
Detto fatto, scopre un pisellino microscopico!! E meno male che era eretto, altrimenti credo che non si sarebbe nemmeno visto!! Gli dico: "Su, masturbati nullità, fammi vedere quanto la tua Padrona ti eccita..." Non ha nemmeno iniziato a toccarsi che si è schizzato tra le mani! Ma attenzione!! La parola "schizzato" è forse impropria visto che ciò che ha cacciato accompagnato da gemiti e contorcimenti dovuti al fatto che gli tormentavo comunque le chiappe flosce col frustino, erano semplicemente 4-5 goccioline!!!
Come mi diverto!!
Ripulito e ricomposto, finito il giochetto, l'ho riaccompagnato alla stazione e me ne sono tornata a casa. Erano le 12.45. Alle 16 mi arriva questa mail:

" Mia Padrona, sono Suo!!! Sono stato benissimo con Lei e spero che la prossima volta sia vicina, non ci crederà, ma già mi manca! Appartengo solo a Lei mia Lady Kay, suo devotissimo XXXXXXX"

Mi compiaccio e francamente gongolo del mio essere superiore! Buona giornata a tutti, miei lettori, la vostra,

Lady Kay.

venerdì 19 marzo 2010

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Buon weekend godurioso a tutti,

LadyKay.

mercoledì 17 marzo 2010

Il feticismo del piede.


Fonte: Wikipedia.

Il feticismo del piede è un aspetto della sessualità umana, e più specificamente del feticismo, che consiste nell'intenso desiderio sessuale (prevalente o esclusivo) rivolto verso i piedi. Il piede preso come feticcio è tendenzialmente di donna (un piede sensuale), da qui "Feticismo del piede femminile" o Retifismo.
Talvolta questo gusto sessuale si manifesta in persone che esprimono la propria sessualità nella forma della sottomissione. Nella storia infatti l'adorazione dei piedi è sempre stata considerata un'umiliazione: nell'antica Roma era infatti compito degli schiavi lavare i piedi delle loro padrone, così come nella storia tra molti popoli i sovrani erano soliti farsi baciare i piedi (loro o dei loro figli) dai propri sudditi in segno di supremazia nei loro confronti, specie se questi ultimi erano minorenni di famiglie molto svantaggiate costretti ad umiliazioni per il pane quotidiano.
Ad ogni modo, chi pratica attivamente il feticismo dei piedi, spesso non è necessariamente un soggetto schiavo della persona che riceve tali attenzioni. Una grande parte dei feticisti del piede ha una considerazione per i piedi identica, e quindi aggiuntiva, a quella per le classiche zone erogene. La parte del piede che più in assoluto attrae il feticista risulta essere la 'pianta', tuttavia anche i polpastrelli delle dita, le unghie lunghe e dipinte, il collo, il calcagno e la caviglia esercitano verso questi un fascino particolare.
I feticisti del piede classificabili come naturali, hanno normalmente manifestazioni molto precoci della loro inclinazione fin dall'età infantile (spesso si manifestano quando sentono il bisogno di succhiarsi il dito pollice della mano alla vista degli stessi piedi femminili), di fronte e quindi prima del raggiungimento dell'età di maturazione sessuale.
Molte sono le teorie che dibattono se considerare la pratica del feticismo, nelle sue svariate forme, come una deviazione sessuale patologica. Tuttavia, quasi tutte concludono sostenendo che questa pratica, se non riveste carattere di esclusività nella sfera sessuale - ossia senza la quale il soggetto non riesce a trarre piacere o a raggiungere l'orgasmo - rappresenta in molti soggetti un modo per rendere più vivace ed intrigante il rapporto con il partner.
Con il termine inglese foot worship, che sta a significare "culto del piede", si comprendono molte pratiche del feticismo del piede, tra cui gli atti di leccare, baciare od annusare i piedi del partner. Ecco qui riportato un breve elenco di tipi di foot worship (occorre precisare però che la maggior parte di tali pratiche, sono praticate principalmente da coloro che intendono l'adorazione del piede in senso di sottomissione, e non accomunano affatto tutti coloro che provano semplicemente attrazione per le estremità, e dove appunto non esiste la relazione schiavo-padrone):
il feet kissing è la pratica in cui si baciano i piedi del partner;
il feet licking è quando i piedi vengono leccati;
il feet sniffing è la pratica in cui si annusano i piedi del partner. In questa pratica spesso i piedi sono sudati, cosa che aumenta l'umiliazione;
il feeding from feet è la pratica in cui si è costretti a mangiare del cibo direttamente dai piedi del partner;
il dirty foot è una pratica particolarmente umiliante: in questa pratica il partner si sporca i piedi prima di farseli leccare;
il toesucking è la pratica in cui si succhiano le dita dei piedi del partner;
il tickling è la pratica con cui vengono solleticati i piedi del partner;
il facestanding è la pratica in cui il partner sale con i piedi sul viso del sottomesso;
il feet massage è la pratica in cui il partner si fa massaggiare i piedi. Molto spesso il partner, per rendere l'atto più umiliante, fa sì che i suoi piedi siano odorosi;
il toejam eating è la pratica in cui si è costretti a mangiare la sporcizia che si accumula tra le dita dei piedi del partner. Questa pratica è molto umiliante;
il footjob è la pratica in cui un partner masturba con i piedi;
l'Heelpopping è la pratica in cui un partner sfila le scarpe mostrando i calcagni e parte della pianta;
il foot-smother è una tecnica in cui si premono i piedi sul viso del partner, simulandone il soffocamento;
il Trampling è una pratica nella quale il sottomesso si fa calpestare dalla propria partner, la quale spesso utilizza tacchi alti per aumentare il dolore del calpestamento;
il Pedal Pumping è una pratica nella quale si prova piacere ed eccitazione nell'osservare i piedi, spesso nudi, agire sui pedali dell'automobile, in particolare su quello dell'acceleratore.

Di tutte le pratiche qui citate, devo dire che apprezzo notevolmente i massaggi, le leccatine e i baci. Talvolta però mi trovo a dover fronteggiare situazioni un tantino più "intime"... Cosa intendo?? Ad esempio, lo schiavo che vedrò domani, mi chiede sempre tutto adorante e vergognoso, che io abbia i piedi particolarmente odorosi, meglio se tenuti per qualche ora, ma anche mezza giornata, nelle mie adorabili Nike...
Conosco feticisti veri, ma anche persone che come specificavo prima, intendono il feticismo del piede come una forma di sottomissione molto soft. Francamente, anche se amo un bel massaggio ai piedi di tanto in tanto, mi diverto molto di più a vedere quando oltre a leccarmi e baciarmi i piedi, il mio passarli in faccia ai miei slave, li rende tutti eccitati e vogliosi... Modestamente, anche se i miei piedi non sono quelli della foto, sono molto belli, e da brava Padrona sensuale quale sono, riconosco il valore delle cose belle... E voi? Chi di voi, soprattutto maschietti, verrebbe proprio ora a farmi un bel massaggino?? Sapete, oggi ho camminato tanto, ne avrei proprio bisogno...
Buonanotte a tutti, la vostra Divina

LadyKay.

martedì 16 marzo 2010

Bondage



Con bondage (in inglese schiavitù, soggezione) si indicano un insieme di attività sessuali basate sulle costrizioni fisiche realizzate con legature, corsetti, cappucci, bavagli o più in generale sull'impedimento consenziente alla libertà fisica, di muoversi, di vedere, di parlare, di sentire, chiamato anche "deprivazione sensoriale". Ma di questo parleremo più avanti.
Partendo dal light bondage, ovverosia il legare solo mani e/o piedi, si arriva a forme di annodamento complete, in cui si impedisce ogni movimento alla persona legata, cioè lo slave, e sottomessa, questa pratica è definita "mummificazione", o nel caso di impedimento a toccare il terreno, si parla di "sospensione".
In alcune forme il bondage si è trasformato, dalla pratica sessuale che era e rimane, una forma d'arte apprezzata in fotografia e nelle pitture, soprattutto in Giappone.
Nel praticare il bondage bisogna già avere una certa dimestichezza: le corde possono impedire al sangue di fluire correttamente (talvolta si fa con intenzione, per esempio per rendere doloroso e sensibile il seno femminile). Bisogna sempre controllare e rimuovere le corde non appena gli arti iniziano a sembrare violacei.
Inoltre le corde possono essere posizionate in maniera tale da irritare e infiammare le terminazioni nervose, causando dolori e insensibilità degli arti che possono durare anche a lungo o diventare permanenti (in alcuni casi limite). E' per questo che determinare "legature" sono da ascrivere più all'Hard Domination che a ciò che pratico io.
Al bondage viene spesso attribuito anche il breath control, o controllo del respiro, pratica decisamente estrema e pericolosa che può provocare danni cerebrali se usata senza cognizione di causa ed in casi limite anche la morte.
Altro elemento molto importante per salvaguardare la sicurezza del sub è che le pratiche bondage siano consenzienti.
Inoltre è importante usare con coscienza i bavagli: essi possono portare a un affaticamento del respiro con conseguenze serie. Per questo non bisogna mai lasciare da sola una persona legata e imbavagliata quindi incapace di poter agire in caso di pericolo.
Alle volte in associazione al bondage sono eseguite pratiche di dominazione psicologica e giochi sadomasochisti (frustate, pene dolorose, fare solletico) il cui scopo è quello di far crescere nel partner sottomesso il senso di umiliazione. Se il partner dominante non possiede un certo autocontrollo e/o agisce senza cognizione di causa, come dicevo prima, diventa elevato il rischio di oltrepassare il limite e sfociare in pratiche esclusivamente violente.
Le principali tecniche di bondage possono essere raggruppate in sei diverse categorie:
costrizione di parti del corpo, raggruppate o ristrette fra di loro;
separazione o divaricazione di parti del corpo;
collegamento di parti del corpo a oggetti esterni, muri o sostegni;
sospensione del corpo a soffitti o sostegni;
restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo;
immobilizzazione completa del corpo (mummificazione), fino alla vera e propria deprivazione sensoriale, come specificavo all'inizio.
Ognuna di queste categorie prevede numerosissime varianti tecniche al suo interno, sia a causa della varietà degli strumenti utilizzati (dal bondage verbale, che consiste nel mero ordine da eseguire, fino all'uso di corde, catene, manette, ganci, camicie di forza e altro ancora), sia a causa delle modalità secondo cui questi strumenti sono disposti e adoperati. In particolare sono note numerose ed elaborate tecniche per la realizzazione di complessi bondage con corde e nodi, tecniche che richiedono un tempo notevole per la loro esecuzione e una certa competenza da parte di chi le realizza; una delle più affascinanti fra queste tecniche è quella del karada (termine giapponese che indica semplicemente il corpo. L'esecuzione del Karada prevede una totale immobilizzazione del busto e delle braccia, mediante una sequenza molto accurata di passaggi di corda e di nodi, effettuati soprattutto lungo l'asse anteriore e posteriore del corpo, centralmente. Più che una tecnica di immobilizzazione, il Karada può essere utilizzato come preliminare ad altre forme di bondage, ad es. a una eventuale sospensione. Secondo antichi manoscritti rinvenuti negli scavi di Bam, Persia, si ritiene che la restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo fosse già praticata dai Medi.
L'unica cosa che mi interessa, avendo premesso sin dall'inizio la mia dedizione ad un mondo BDSM molto soft, è l'utilizzo delle manette. Strumento che uso per lo più per tenere sotto un leggero controllo, determinati slave particolarmente "irrequieti", ma fino ad ora, ho dovuto utilizzarle solo 2 volte. Pur trovando effettivamente molto affascinante il bondage, non mi cimento con esso visto che i nodi non sono mai stati il mio forte... Si potrebbe dunque incorrere in problemi piuttosto fastidiosi per non dire pericolosi anzichè giocare come preferisco solitamente fare. Cosa ne pensate miei cari lettori? Vi andrebbe di venire a strisciare in manette al mio cospetto?
Buona serata a tutti,

LadyKay.