Fetish Art

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dal sito myfetishart.com

martedì 16 marzo 2010

Bondage



Con bondage (in inglese schiavitù, soggezione) si indicano un insieme di attività sessuali basate sulle costrizioni fisiche realizzate con legature, corsetti, cappucci, bavagli o più in generale sull'impedimento consenziente alla libertà fisica, di muoversi, di vedere, di parlare, di sentire, chiamato anche "deprivazione sensoriale". Ma di questo parleremo più avanti.
Partendo dal light bondage, ovverosia il legare solo mani e/o piedi, si arriva a forme di annodamento complete, in cui si impedisce ogni movimento alla persona legata, cioè lo slave, e sottomessa, questa pratica è definita "mummificazione", o nel caso di impedimento a toccare il terreno, si parla di "sospensione".
In alcune forme il bondage si è trasformato, dalla pratica sessuale che era e rimane, una forma d'arte apprezzata in fotografia e nelle pitture, soprattutto in Giappone.
Nel praticare il bondage bisogna già avere una certa dimestichezza: le corde possono impedire al sangue di fluire correttamente (talvolta si fa con intenzione, per esempio per rendere doloroso e sensibile il seno femminile). Bisogna sempre controllare e rimuovere le corde non appena gli arti iniziano a sembrare violacei.
Inoltre le corde possono essere posizionate in maniera tale da irritare e infiammare le terminazioni nervose, causando dolori e insensibilità degli arti che possono durare anche a lungo o diventare permanenti (in alcuni casi limite). E' per questo che determinare "legature" sono da ascrivere più all'Hard Domination che a ciò che pratico io.
Al bondage viene spesso attribuito anche il breath control, o controllo del respiro, pratica decisamente estrema e pericolosa che può provocare danni cerebrali se usata senza cognizione di causa ed in casi limite anche la morte.
Altro elemento molto importante per salvaguardare la sicurezza del sub è che le pratiche bondage siano consenzienti.
Inoltre è importante usare con coscienza i bavagli: essi possono portare a un affaticamento del respiro con conseguenze serie. Per questo non bisogna mai lasciare da sola una persona legata e imbavagliata quindi incapace di poter agire in caso di pericolo.
Alle volte in associazione al bondage sono eseguite pratiche di dominazione psicologica e giochi sadomasochisti (frustate, pene dolorose, fare solletico) il cui scopo è quello di far crescere nel partner sottomesso il senso di umiliazione. Se il partner dominante non possiede un certo autocontrollo e/o agisce senza cognizione di causa, come dicevo prima, diventa elevato il rischio di oltrepassare il limite e sfociare in pratiche esclusivamente violente.
Le principali tecniche di bondage possono essere raggruppate in sei diverse categorie:
costrizione di parti del corpo, raggruppate o ristrette fra di loro;
separazione o divaricazione di parti del corpo;
collegamento di parti del corpo a oggetti esterni, muri o sostegni;
sospensione del corpo a soffitti o sostegni;
restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo;
immobilizzazione completa del corpo (mummificazione), fino alla vera e propria deprivazione sensoriale, come specificavo all'inizio.
Ognuna di queste categorie prevede numerosissime varianti tecniche al suo interno, sia a causa della varietà degli strumenti utilizzati (dal bondage verbale, che consiste nel mero ordine da eseguire, fino all'uso di corde, catene, manette, ganci, camicie di forza e altro ancora), sia a causa delle modalità secondo cui questi strumenti sono disposti e adoperati. In particolare sono note numerose ed elaborate tecniche per la realizzazione di complessi bondage con corde e nodi, tecniche che richiedono un tempo notevole per la loro esecuzione e una certa competenza da parte di chi le realizza; una delle più affascinanti fra queste tecniche è quella del karada (termine giapponese che indica semplicemente il corpo. L'esecuzione del Karada prevede una totale immobilizzazione del busto e delle braccia, mediante una sequenza molto accurata di passaggi di corda e di nodi, effettuati soprattutto lungo l'asse anteriore e posteriore del corpo, centralmente. Più che una tecnica di immobilizzazione, il Karada può essere utilizzato come preliminare ad altre forme di bondage, ad es. a una eventuale sospensione. Secondo antichi manoscritti rinvenuti negli scavi di Bam, Persia, si ritiene che la restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo fosse già praticata dai Medi.
L'unica cosa che mi interessa, avendo premesso sin dall'inizio la mia dedizione ad un mondo BDSM molto soft, è l'utilizzo delle manette. Strumento che uso per lo più per tenere sotto un leggero controllo, determinati slave particolarmente "irrequieti", ma fino ad ora, ho dovuto utilizzarle solo 2 volte. Pur trovando effettivamente molto affascinante il bondage, non mi cimento con esso visto che i nodi non sono mai stati il mio forte... Si potrebbe dunque incorrere in problemi piuttosto fastidiosi per non dire pericolosi anzichè giocare come preferisco solitamente fare. Cosa ne pensate miei cari lettori? Vi andrebbe di venire a strisciare in manette al mio cospetto?
Buona serata a tutti,

LadyKay.

8 commenti:

  1. te LadyKay...mmmhhh sensualissima :)

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  2. Fallen, ti leggo alquanto interessata... ;)

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  3. Yesss... Però preferisco essere legata.
    Anche se a volte le uso anche su di lui. :)

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  4. Legare o farsi legare, io penso che crea sensazioni nuove sia nella donna che nell'uomo creando tra i due un rapporto ancora più profondo e solido. Molti sessuologi consigliano di animare il rapporto sessuale e quindi di alimentarlo con una sana trasgressione. Il bondage fa parte della cultura erotica e non è semplicemente un modo di trasgredire, è anche giocare ai ruoli di schiavo e padrona o viceversa, che potrebbe essere divertente e appagante. E’ stato più volte detto da vari ricercatori, che queste pratiche provocano uno sbandamento di sensi in ogni individuo, e che stimolando gli ormoni, accentuano l’orgasmo, rendendolo più efficace e piacevole. Una fustigazione dolce potrebbe rivelarsi un gioco molto provocante e attraente. A livello psicologico e emotivo si aumenta la complicità con il partner e ci si libera dai limiti sessuali e erotici.
    In definitiva ......sono 'daccordo con Lei Lady Kay e con piacere stricerei in manette davanti al SUO cospetto. alla prox.
    slave filippo

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  5. Fallen, sai, anche io pratico da switch con il mio uomo... XD

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  6. Mio caro Filippo, hai dato proprio un parere tecnico/scientifico... Bravo!! ;)

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