Fetish Art

Fetish Art
dal sito myfetishart.com

giovedì 25 marzo 2010

Glossario.



Oggi vi illustro e vi rendo partecipi di alcuni termini usati nel BDSM:
•24/7: Situazione in cui il sub è sottomesso al dom in modo continuativo (24 ore su 24, 7 giorni su 7); affascinante, davvero, ma questa pratica non fa per me!
•Abrasione (BDSM): Lesione causata da oggetti contundenti dal dom ai danni del sub; questa fa parte delle pratiche Hard che non sono parte della mia ragion d'essere...
•Adult babies: Termine riferito ai sub che vengono trattati come bambini piccoli, verso i quali vengono applicate pratiche come la costrizione di indossare il pannolino; mai fatto, ma non nascondo che mi piacerebbe!
•Ageplay: In Italiano gioco di età, ovvero un gioco di ruolo di carattere BDSM, come sopra!
•Algolagnia: Piacere erotico causato da dolore fisico; quasi tutti i miei slaves provano piacere dal dolore...
•Altocalciphilia: Passione feticista per i tacchi alti, fra questi annovero anche il mio compagno...
•Ampallang: Tipo di piercing praticato orizzontalmente sul pene, ne ho visto delle foto, una barbarie...
•Anal worship: Adorazione dell'ano... Che cosa meravigliosa!
•Animal play: Gioco di ruolo in cui il sub interpreta un animale, che può essere ad esempio un cavallo, un cane od un maiale; che divertimento portare i miei slave al guinzaglio a spasso per casa!
•Armpit Worship: Adorazione delle ascelle; dalle mie, i miei slaves, avrebbero poco da adorare...
•Barefoot bondage: come il bondage, dove però la vittima deve essere rigorosamente scalza; mai fatto...
•Bastinado: Flagellazione o battitura delle piante dei piedi; mai fatto!
•Berkley Horse: struttura per la flagellazione inventata da Theresa Berkley; molto affascinante!!!
•BDSM: Bondage/Discipline, Dominance/Submission, Sadism/Masochism.
•Bondage: pratica sessuale che comporta l'uso di corde o catene per immobilizzare il sub; ne abbiamo parlato diffusamente qualche post fa!
•Castità: Forma di privazione sessuale e dell'orgasmo nei confronti del sub. Usata soprattutto verso sub maschi da parte di dom femmine (Mistress) spesso attraverso una cintura di castità; che comprerò...
•CBT: Sigla che sta per cock and ball torture, ovvero la tortura del pene e dei genitali del sub. La tortura può essere praticata in vari modi, ad esempio con colate di cera calda o calpestamento a piedi nudi o, in pratiche più dolorose, con i tacchi a spillo; mai fatto, se non si è più che "capaci", si corrono grossi rischi...
•Dom: Persona dominante nell'ambito del rapporto BDSM, ovvero io!
•Feticismo: Attrazione verso una particolare parte del corpo, oggetto od esperienza.
•Feticismo del piede femminile: Attrazione verso il piede della dom di sesso femminile (Mistress); e anche di questo abbiamo già parlato!
•Mistress: Persona di sesso femminile che interpreta la parte della Padrona nel rapporto BDSM; ...state parlando di me??
•Pissing: Pratica in cui il dom urina addosso al sub. Anche detta pioggia dorata; che cosa bella! E quando gli slaves la prendono anche in bocca... mmmmmm!!!! Come godo!!
•Scat: Pratica in cui lo slave riceve le feci del Dom. Detta anche "Shit play"; che schifooooooooo!!!!!
•Sessione: Incontro di carattere BDSM con una Mistress professionista; ovvero quelle che io svolgo ora a casa mia circa una volta al mese quando sono sola...
•Slave: Persona sottomessa nell'ambito del rapporto BDSM, ovvero i miei cucciolotti!!
•SSC: Sigla che sta per sicuro, sano e consensuale, ovvero le regole su cui si basa il BDSM; che con la sottoscritta, vengono per lo più stabilite tramite le mail precedenti alla conoscenza e alle sedute;
•Sub: Persona sottomessa nell'ambito del rapporto BDSM, come slave praticamente;
•Switch: Persona che pratica il BDSM sia come dom che come sub; su questo ci farò un post futuro, in quanto con il mio compagno pratico da switch, nel senso che alterniamo i ruoli di DOM/sub;
•Tortura anale: pratica in cui viene inflitto dolore all'ano del sub, tra le cose che non faccio...
•Vanilla (BDSM): definizione del sesso tradizionale, da parte dei praticanti il BDSM. Perchè ogni tanto, una sana scopata, ci vuole!! Giusto???
Buona giornata miei cari lettori, la Vostre Divina,

LadyKay.

mercoledì 24 marzo 2010

Il più strano di tutti...

Dopo avermi marcata stretta via mail per almeno 10 giorni, alla prima occasione utile, ho conosciuto lui: un distinto ed elegante signore di 54 anni... Fortunatamente provvisto di macchinone e navigatore, è arrivato a casa mia, senza bisogno che io gli facessi da autista... Mi ha bussato, gli ho aperto. E' entrato e mi ha subito omaggiata anche lui con le 100 rose... L'ho fatto accomodare in soggiorno e sono andata a prendere il frustino... Rientrata l'ho trovato ancora vestito, ma in piedi. Sono entrata a passo di carica e schioccandogli una sonora frustata sul fondoschiena gli ho detto: "Quanto tempo credi di avere? Sbrigati che la tua vista mi sta già nauseando!"
"Cosa vuoi che faccia mia Lady?"
"Innanzi tutto spogliati essere disgustoso, voglio proprio ridere delle tue morbidezze!!"
"Eseguo mia Lady"...
Detto fatto, assisto a questo ridicolo spogliarello, e di fronte mi trovo un ometto baffuto, nemmeno tanto alto, con la tipica panzona di chi oramai fa "anta" da un pò, ma con un discreto pisello che gli viene quasi fuori dalle mutande, purtroppo per lui, bianche...
"Che schifo!! Ti sembra questo il modo di presentarti al cospetto della tua DEA?! In slip bianchi consunti che non ti mantengono nemmeno il pisello a posto!! Che schifo - sciaff!! sonora frustata sui genitali - vergognati, devi essere assolutamente punito piccola merda!! Mettiti a pecora e conta, fin quando non mi sarò stancata, tu riceverai frustate!"
Ho cominciato con la punizione: me ne stavo in piedi, con i miei stivali neri, dietro di lui, nel mio miniabito viola, e di tanto in tanto, oltre a colpirgli le natiche, qualche colpo mi scivolava sui testicoli. Più battevo, più i gemiti si facevano prepotenti e l'erezione cresceva...
Dopo 35 frustate, ho deciso che poteva bastare... Ricordavo dalle mail, che il tipo mi aveva confessato di avere capezzoli molto sensibili e di essere molto resistente al dolore, quindi gli chiesi: "Hai portato le tue pinze per i capezzoli lurido verme?"
"Si mia padrona, ma non sono pinzette, sono una cosa che ho preso solo per te, per farti divertire, per farmi sentire veramente la merda che sono..."
Detto questo, si avvicina al giaccone che aveva appeso alla sedia, e caccia una coppia di mollette un pò particolari: non quelle da bucato, ma quelle con la chiusura ermetica che servono per sigillare i cibi in cucina... Mi dispiace non aver trovato foto, altrimenti vi avrei resi partecipi di quale affascinante strumento di tortura e piacere possono essere... Il tempo però stingeva, e allora, trascorsa la nostra oretta insieme, ho deciso per una conclusione un pò nuova: farlo masturbare mentre io lo calpestavo, in piedi senza scarpe, sul suo torace. Esperimento perfettamente riuscito!! In piedi, su di lui, frustino in mano a tormentargli le mollette che aveva ben piantate sui capezzoli, calpestandolo come uno zerbino, gli dicevo: "Che essere ridicolo che sei! Ti rendi conto di quanto sei verme?? Vedi?? Mi stai sotto i piedi, io quelli come te li schiaccio come merde, anzi, per strada le merde le evito, tu invece vai schiacciato!!" Non ho nemmeno finito di formulare la mia frase che il gemito s'è fatto più lungo e lo schizzo è arrivato sulla mia caviglia destra a coprirmi la calza... Mi sono alzata, mi sono sfilata la calza e gliel'ho ficcata in bocca dicendogli: "Ora ti pulisci - lanciandogli un fazzoletto - e poi sparisci, tenendo la mia calza in bocca e portandotela via. Non voglio residui liquidi del tuo passaggio, mi hai già disgustata abbastanza!" Sono andata in bagno a lavarmi le mani e a darmi una sistemata, e quando sono uscita, lui era lì, rivestito, già col giaccone, e con in bocca, ben stretta la mia calza... Dopo i saluti, fatti ovviamente senza sonoro, lui è andato via.
Dopo un paio d'ore ricevo questa mail:

"Buonasera Lady Kay,

Le scrivo solo per ringraziarLa della buona accoglienza e del trattamento. Mi sono trovato davvero bene, è una Mistress molto promettente, raffinata, molto carina, seria ed educata.

Se Le fa piacere, vorrei tornare ancora da Lei appena possibile.

grazie e arrivederLa."

Tenete presente che ciò che vi scrivo quando virgoletto le mail dei miei slaves è pura verità: copio/incollo direttamente dalla mia posta elettronica. Modestamente, posso vantare un ottimo feedback, non vi pare? Buona giornata miei cari lettori, la Vostra Divina,

LadyKay.

lunedì 22 marzo 2010

Cleaner slave, my favourite!

Di tutti i miei slaves, a parte il mio caro amico, con cui ci sono dei sentimenti sinceri di amicizia alla base, il mio preferito è un "cleaner slave"... Ovviamente, la vostra ignoranza in materia vi porta a non sapere nemmeno minimamente di cosa io stia parlando, e pertanto, in uno slancio di bontà vi spiego... L'ho conosciuto un pò di tempo fa tramite una bacheca di annunci su internet, e dopo un iniziale e fitto scambio di email, in cui entrambi parlavamo dei reciproci interessi e "gusti", per così dire, è arrivato il momento di concretizzare la prima seduta. Il signorino, più piccolo di me di qualche anno, è arrivato nella mia città e sono anche dovuta andare a prenderlo alla stazione... Ma non temete, il prossimo passo, appena avrò sistemato alcune cosette, sarà quello di farmi uno slave autista: che diamine! Sono una Mistress, mica una tassista!
Arrivati a casa mia, dopo aver preso le solite 100 rose anticipate stavolta, gli ho consegnato un bel grembiulino da servetta troietta, e gli ho detto: "A pranzo ho ospiti, mangeremo in soggiorno, quindi fa che quella stanza brilli..." e lui "Si, mia Padrona, non si preoccupi"... Armata di frustino, sono andata via per prendergli tutto ciò che serve ad una brava donna di servizio: scopa, paletta, spolverino e mangiapolvere, secchio, mocio e detersivo. La mia signorina, si è messa da brava a pulire ed io ogni tanto entravo nella stanza a controllare come si comportasse... Alla terza entrata, ho visto che il suo stile "di spolvero", non era tanto consono alle mie esigenze, in quanto non stava affatto togliendo la polvere! Mi sono arrabbiata!! "Merda!! Sei proprio una merda!! Ma la mammina anon ti ha insegnato come si spolvera?? Vivi nell'immondizia dunque! E brava la mia troietta maiala..." e lui "Mi perdoni mia padrona"... Ma ha commesso un grave errore nel dirmi questa frase: mi ha guardata negli occhi: "Come osi sfidarmi lurido verme strisciante??? - e giù una sonora frustata sulle natiche coperte dal jeans che però, vi assicuro, non l'ha protetto!! - Tieni lo sguardo basso essere inutile e vedi di sbrigarti, non abbiamo mica tutto il giorno!"... Detto questo sono andata in cucina a limarmi le unghie, ed in una mezz'ora lui ha finito lo spolvero e lo spazzo del mio soggiorno... Apparentemente tutto bene. Gli ho fatto vedere come preparare il secchio e il mocio ed ha iniziato a lavare. Quando ha finito tutte e 3 le passate sul pavimento, è venuto tutto adorante da me, dicendomi che aveva finito. Ho detto: "Finalmente!", ma andando a controllare, ho trovato sull'uscio della porta, 3 piccoli batuffoli di polvere, avete presente quelli che si creano quando hai sempre i riscaldamenti accesi e a maggior ragione se hai un pet in casa? Ebbene, glieli ho indicati col frustino, fatti raccogliere e dato la sentenza: "3 errori? Perfetto... 30 frustate..." e lui: "Mia Padrona, mi dispiace... ma io..."
"Stai zitto per favore!! Sei una lagna continua! Dammi il numero della tua fidanzata, devo chiamarla e dirle che sei una nullità, una lurida troietta inutile!!!"
"No mia Padrona, la prego!!"
"Non sei buono nemmeno ad implorarmi merdina!! Muoviti, la punizione l'avrai dopo, ora ho le patate che devono essere sbucciate e ti stanno aspettando".
Di buona lena, la troietta, si è messa lì e mi ha sbucciato 2 kg di patate che mi servivano per il pranzo e per i miei ospiti, ma purtroppo, poichè è veramente poco allenato ad essere usato, le patate avevano alcuni punti in cui non erano proprio pulite... Sicchè, le frustate sono salite a 40...
"Bene, ora che hai finito, riponi il tuo grembiule nullità e vieni con me, sono in piedi da troppo, le mie regali estremità dolgono..."
"Certo mia padrona."
"Entra in soggiorno e mettiti come un bravo cucciolotto, io arrivo subito."
Che piacere entrare dopo qualche minutino in soggiorno e trovarlo lì come una pecorella sul pavimento freddo... "E allora? Ti pare questo il modo di farti trovare dalla tua Padrona??? Giù i jeans che devo frustarti!!"
Senza nemmeno farselo ripetere ha eseguito e si è rimesso in posizione.
Senza pietà gli ho inflitto la sua punizione... E' stato bellissimo vedere la sua microscopica erezione farsi strada nei boxer!!
"Basta ora, sono stanca e il tuo brutto culo è sufficientemente rosso... massaggiami!"
Senza nemmeno farmelo ripetere, mi sono seduta sul divano, e lui, in ginocchio davanti a me, mi ha sfilato calze e scarpe ed ha preso a baciarmi, leccarmi, ciucciarmi e annusarmi i piedi... Che bello! Che sensazione di potere inebriante!!
Lì, accomodata tranquillamente sul divano, con un ragazzo ai miei piedi, che non chiede di meglio che venerarmi... Stupendo, impagabile, assolutamente unico!
Mentre lo guardavo fare, essendo rimasto in boxer, ho notato delle strane pulsazioni tra le gambe... Interessante!
"Cosa c'è mio piccolo zerbino??? Il pisellino ti tira? Giù i boxer nullità, voglio proprio vedere cos'hai in mezzo alle gambe..."
Detto fatto, scopre un pisellino microscopico!! E meno male che era eretto, altrimenti credo che non si sarebbe nemmeno visto!! Gli dico: "Su, masturbati nullità, fammi vedere quanto la tua Padrona ti eccita..." Non ha nemmeno iniziato a toccarsi che si è schizzato tra le mani! Ma attenzione!! La parola "schizzato" è forse impropria visto che ciò che ha cacciato accompagnato da gemiti e contorcimenti dovuti al fatto che gli tormentavo comunque le chiappe flosce col frustino, erano semplicemente 4-5 goccioline!!!
Come mi diverto!!
Ripulito e ricomposto, finito il giochetto, l'ho riaccompagnato alla stazione e me ne sono tornata a casa. Erano le 12.45. Alle 16 mi arriva questa mail:

" Mia Padrona, sono Suo!!! Sono stato benissimo con Lei e spero che la prossima volta sia vicina, non ci crederà, ma già mi manca! Appartengo solo a Lei mia Lady Kay, suo devotissimo XXXXXXX"

Mi compiaccio e francamente gongolo del mio essere superiore! Buona giornata a tutti, miei lettori, la vostra,

Lady Kay.

venerdì 19 marzo 2010

...



Buon weekend godurioso a tutti,

LadyKay.

mercoledì 17 marzo 2010

Il feticismo del piede.


Fonte: Wikipedia.

Il feticismo del piede è un aspetto della sessualità umana, e più specificamente del feticismo, che consiste nell'intenso desiderio sessuale (prevalente o esclusivo) rivolto verso i piedi. Il piede preso come feticcio è tendenzialmente di donna (un piede sensuale), da qui "Feticismo del piede femminile" o Retifismo.
Talvolta questo gusto sessuale si manifesta in persone che esprimono la propria sessualità nella forma della sottomissione. Nella storia infatti l'adorazione dei piedi è sempre stata considerata un'umiliazione: nell'antica Roma era infatti compito degli schiavi lavare i piedi delle loro padrone, così come nella storia tra molti popoli i sovrani erano soliti farsi baciare i piedi (loro o dei loro figli) dai propri sudditi in segno di supremazia nei loro confronti, specie se questi ultimi erano minorenni di famiglie molto svantaggiate costretti ad umiliazioni per il pane quotidiano.
Ad ogni modo, chi pratica attivamente il feticismo dei piedi, spesso non è necessariamente un soggetto schiavo della persona che riceve tali attenzioni. Una grande parte dei feticisti del piede ha una considerazione per i piedi identica, e quindi aggiuntiva, a quella per le classiche zone erogene. La parte del piede che più in assoluto attrae il feticista risulta essere la 'pianta', tuttavia anche i polpastrelli delle dita, le unghie lunghe e dipinte, il collo, il calcagno e la caviglia esercitano verso questi un fascino particolare.
I feticisti del piede classificabili come naturali, hanno normalmente manifestazioni molto precoci della loro inclinazione fin dall'età infantile (spesso si manifestano quando sentono il bisogno di succhiarsi il dito pollice della mano alla vista degli stessi piedi femminili), di fronte e quindi prima del raggiungimento dell'età di maturazione sessuale.
Molte sono le teorie che dibattono se considerare la pratica del feticismo, nelle sue svariate forme, come una deviazione sessuale patologica. Tuttavia, quasi tutte concludono sostenendo che questa pratica, se non riveste carattere di esclusività nella sfera sessuale - ossia senza la quale il soggetto non riesce a trarre piacere o a raggiungere l'orgasmo - rappresenta in molti soggetti un modo per rendere più vivace ed intrigante il rapporto con il partner.
Con il termine inglese foot worship, che sta a significare "culto del piede", si comprendono molte pratiche del feticismo del piede, tra cui gli atti di leccare, baciare od annusare i piedi del partner. Ecco qui riportato un breve elenco di tipi di foot worship (occorre precisare però che la maggior parte di tali pratiche, sono praticate principalmente da coloro che intendono l'adorazione del piede in senso di sottomissione, e non accomunano affatto tutti coloro che provano semplicemente attrazione per le estremità, e dove appunto non esiste la relazione schiavo-padrone):
il feet kissing è la pratica in cui si baciano i piedi del partner;
il feet licking è quando i piedi vengono leccati;
il feet sniffing è la pratica in cui si annusano i piedi del partner. In questa pratica spesso i piedi sono sudati, cosa che aumenta l'umiliazione;
il feeding from feet è la pratica in cui si è costretti a mangiare del cibo direttamente dai piedi del partner;
il dirty foot è una pratica particolarmente umiliante: in questa pratica il partner si sporca i piedi prima di farseli leccare;
il toesucking è la pratica in cui si succhiano le dita dei piedi del partner;
il tickling è la pratica con cui vengono solleticati i piedi del partner;
il facestanding è la pratica in cui il partner sale con i piedi sul viso del sottomesso;
il feet massage è la pratica in cui il partner si fa massaggiare i piedi. Molto spesso il partner, per rendere l'atto più umiliante, fa sì che i suoi piedi siano odorosi;
il toejam eating è la pratica in cui si è costretti a mangiare la sporcizia che si accumula tra le dita dei piedi del partner. Questa pratica è molto umiliante;
il footjob è la pratica in cui un partner masturba con i piedi;
l'Heelpopping è la pratica in cui un partner sfila le scarpe mostrando i calcagni e parte della pianta;
il foot-smother è una tecnica in cui si premono i piedi sul viso del partner, simulandone il soffocamento;
il Trampling è una pratica nella quale il sottomesso si fa calpestare dalla propria partner, la quale spesso utilizza tacchi alti per aumentare il dolore del calpestamento;
il Pedal Pumping è una pratica nella quale si prova piacere ed eccitazione nell'osservare i piedi, spesso nudi, agire sui pedali dell'automobile, in particolare su quello dell'acceleratore.

Di tutte le pratiche qui citate, devo dire che apprezzo notevolmente i massaggi, le leccatine e i baci. Talvolta però mi trovo a dover fronteggiare situazioni un tantino più "intime"... Cosa intendo?? Ad esempio, lo schiavo che vedrò domani, mi chiede sempre tutto adorante e vergognoso, che io abbia i piedi particolarmente odorosi, meglio se tenuti per qualche ora, ma anche mezza giornata, nelle mie adorabili Nike...
Conosco feticisti veri, ma anche persone che come specificavo prima, intendono il feticismo del piede come una forma di sottomissione molto soft. Francamente, anche se amo un bel massaggio ai piedi di tanto in tanto, mi diverto molto di più a vedere quando oltre a leccarmi e baciarmi i piedi, il mio passarli in faccia ai miei slave, li rende tutti eccitati e vogliosi... Modestamente, anche se i miei piedi non sono quelli della foto, sono molto belli, e da brava Padrona sensuale quale sono, riconosco il valore delle cose belle... E voi? Chi di voi, soprattutto maschietti, verrebbe proprio ora a farmi un bel massaggino?? Sapete, oggi ho camminato tanto, ne avrei proprio bisogno...
Buonanotte a tutti, la vostra Divina

LadyKay.

martedì 16 marzo 2010

Bondage



Con bondage (in inglese schiavitù, soggezione) si indicano un insieme di attività sessuali basate sulle costrizioni fisiche realizzate con legature, corsetti, cappucci, bavagli o più in generale sull'impedimento consenziente alla libertà fisica, di muoversi, di vedere, di parlare, di sentire, chiamato anche "deprivazione sensoriale". Ma di questo parleremo più avanti.
Partendo dal light bondage, ovverosia il legare solo mani e/o piedi, si arriva a forme di annodamento complete, in cui si impedisce ogni movimento alla persona legata, cioè lo slave, e sottomessa, questa pratica è definita "mummificazione", o nel caso di impedimento a toccare il terreno, si parla di "sospensione".
In alcune forme il bondage si è trasformato, dalla pratica sessuale che era e rimane, una forma d'arte apprezzata in fotografia e nelle pitture, soprattutto in Giappone.
Nel praticare il bondage bisogna già avere una certa dimestichezza: le corde possono impedire al sangue di fluire correttamente (talvolta si fa con intenzione, per esempio per rendere doloroso e sensibile il seno femminile). Bisogna sempre controllare e rimuovere le corde non appena gli arti iniziano a sembrare violacei.
Inoltre le corde possono essere posizionate in maniera tale da irritare e infiammare le terminazioni nervose, causando dolori e insensibilità degli arti che possono durare anche a lungo o diventare permanenti (in alcuni casi limite). E' per questo che determinare "legature" sono da ascrivere più all'Hard Domination che a ciò che pratico io.
Al bondage viene spesso attribuito anche il breath control, o controllo del respiro, pratica decisamente estrema e pericolosa che può provocare danni cerebrali se usata senza cognizione di causa ed in casi limite anche la morte.
Altro elemento molto importante per salvaguardare la sicurezza del sub è che le pratiche bondage siano consenzienti.
Inoltre è importante usare con coscienza i bavagli: essi possono portare a un affaticamento del respiro con conseguenze serie. Per questo non bisogna mai lasciare da sola una persona legata e imbavagliata quindi incapace di poter agire in caso di pericolo.
Alle volte in associazione al bondage sono eseguite pratiche di dominazione psicologica e giochi sadomasochisti (frustate, pene dolorose, fare solletico) il cui scopo è quello di far crescere nel partner sottomesso il senso di umiliazione. Se il partner dominante non possiede un certo autocontrollo e/o agisce senza cognizione di causa, come dicevo prima, diventa elevato il rischio di oltrepassare il limite e sfociare in pratiche esclusivamente violente.
Le principali tecniche di bondage possono essere raggruppate in sei diverse categorie:
costrizione di parti del corpo, raggruppate o ristrette fra di loro;
separazione o divaricazione di parti del corpo;
collegamento di parti del corpo a oggetti esterni, muri o sostegni;
sospensione del corpo a soffitti o sostegni;
restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo;
immobilizzazione completa del corpo (mummificazione), fino alla vera e propria deprivazione sensoriale, come specificavo all'inizio.
Ognuna di queste categorie prevede numerosissime varianti tecniche al suo interno, sia a causa della varietà degli strumenti utilizzati (dal bondage verbale, che consiste nel mero ordine da eseguire, fino all'uso di corde, catene, manette, ganci, camicie di forza e altro ancora), sia a causa delle modalità secondo cui questi strumenti sono disposti e adoperati. In particolare sono note numerose ed elaborate tecniche per la realizzazione di complessi bondage con corde e nodi, tecniche che richiedono un tempo notevole per la loro esecuzione e una certa competenza da parte di chi le realizza; una delle più affascinanti fra queste tecniche è quella del karada (termine giapponese che indica semplicemente il corpo. L'esecuzione del Karada prevede una totale immobilizzazione del busto e delle braccia, mediante una sequenza molto accurata di passaggi di corda e di nodi, effettuati soprattutto lungo l'asse anteriore e posteriore del corpo, centralmente. Più che una tecnica di immobilizzazione, il Karada può essere utilizzato come preliminare ad altre forme di bondage, ad es. a una eventuale sospensione. Secondo antichi manoscritti rinvenuti negli scavi di Bam, Persia, si ritiene che la restrizione o modificazione forzata dei normali movimenti del corpo fosse già praticata dai Medi.
L'unica cosa che mi interessa, avendo premesso sin dall'inizio la mia dedizione ad un mondo BDSM molto soft, è l'utilizzo delle manette. Strumento che uso per lo più per tenere sotto un leggero controllo, determinati slave particolarmente "irrequieti", ma fino ad ora, ho dovuto utilizzarle solo 2 volte. Pur trovando effettivamente molto affascinante il bondage, non mi cimento con esso visto che i nodi non sono mai stati il mio forte... Si potrebbe dunque incorrere in problemi piuttosto fastidiosi per non dire pericolosi anzichè giocare come preferisco solitamente fare. Cosa ne pensate miei cari lettori? Vi andrebbe di venire a strisciare in manette al mio cospetto?
Buona serata a tutti,

LadyKay.

lunedì 15 marzo 2010

Il fascino del dolore.


E così scoprivo pian piano un mondo che fino ad allora avevo esplorato solo in minima parte con il mio compagno ufficiale. Invece a quel punto mi ritrovavo con un amico, e con un giocattolo umano da poter sfruttare a piacimento! Il mio amico continuava e continua tutt'ora a raccomandarmi qualche altro suo amichetto slave, ed io lo ricompenso ormai offrendogli i miei piedi da adorare, invece, il mio giocattolino, quello che avete conosciuto qualche post fa, con una mail, un giorno mi ha fatto sapere che voleva tornare da me....
Ringraziamenti a profusione in quelle che erano una 10ina di righe in cui venivano elogiate le mie "doti" di Domina, e concluse con una preghiera di fargli sapere quando gli avrei dato "l'onore" di trovarsi di nuovo al mio cospetto. Detto fatto, la palla di lardo, dopo 2 giorni era di nuovo ai miei piedi.
Col viso arrossato dall'eccitazione e dalla vergogna dell'essersi arrivato nelle mutande davanti alla sua Dea, come sempre farfugliava ringraziamenti... Voi non ci crederete, ma io ODIO gli adulatori! E visto che me ne stavo seduta sul divano mentre lui mi stava di fronte, ma debitamente seduto sul pavimento, con il mio stivaletto preferito che vedete in foto, mettendogli un piede in petto e calcando bene il tacco, l'ho spinto all'indietro, allontanandolo da me ed esprimendomi tutto il mio disgusto per la sua sgradevole persona. Più lo offendevo, più vedevo nuovamente la sua erezione molliccia farsi notare da sotto il pantalone. Onde evitare la ripetizione della scena della volta precedente, e soprattutto il rischio di far durare il giochetto veramente poco, arrabbiata per la sua insoburdinazione, ho preso due belle mollette da bucato, e dopo avergli oppurtanamente ordinato di togliersi maglione e camicia, gliele ho pinzate per bene sui capezzoli. Il suo sguardo assolutamente adorante e l'ingrossarsi dei suoi capezzoli hanno prodotto in me una strana eccitazione che mi ha portato a diventare sensuale come un serpente... Mi sono seduta sul divano, ho allargato le gambe, mi sono ficcata un dito e raccolti i miei umori gli ho ficcato il dito in bocca dicendogli: "Prendi il mio sapore troietta, questo è il massimo che avrai da me, essere disgustoso! Il tuo posto è ai miei piedi!!!" E spingendolo con entrambe le mani, finito a terra, ho preso il frustino ed ho cominciato a tormentargli i capezzoli. I suoi gemiti e le sue contorsioni, hanno prodotto un effetto assolutamente inebriante sulla mia mente, così ho iniziato ad alternare i capezzoli a delle belle frustate sulle natiche. Per concludere, mi sono tolta gli stivali, e girandogli intorno continuando a tormentarlo, ho preso a ficcargli i piedi in bocca. Ma ero stanca, anche se soddisfatta di quel gioco, io sono una che ha bisogno di cambiare spesso repertorio, e visto che fondamentalmente sono una Dea Perversa, gli ho fatto massaggiare prima i miei piedi per una mezz'ora più che abbondante e poi, vedendo che la sua ridicola erezione tentava di farsi sempre più strada, gli ho intimato di mettersi comodo, cioè in ginocchio, e masturbarsi, fino a godere, ma stando bene attento a non sporcare nulla, pena: ripulire con la lingua. Gli ho lanciato un pacchetto di fazzoletti, lui ne ha preso uno, ma non ha fatto in tempo a coprirsi che alcune gocce gli sono sfuggite sul pavimento... Ed io che sono una di principio e di parola, mi sono alzata, mentre lui aveva ancora qualche scossa di piacere, l'ho preso per i capelli, ed avvicinandogli la faccia al pavimento, gli ho detto all'orecchio: "I bravi cagnolini leccano tutto". Il pavimento ne è uscito lucido... Lui soddisfatto, ed io ubriaca di potere... Andata in bagno per lasciare a lui il tempo di sistemarsi, torno e lo trovo rivestito, che ringraziandomi mi dice che con il mio permesso vorrebbe dare la mia mail ad altri "estimatori"... Gli dò il permesso, mi bacia le mani e mi porge una busta. La prendo, lo accompagno alla porta senza aprirla, lui esce. Chiudo la porta, squillo col cellulare il mio "servizio di sicurezza" costituito dal mio fedele amichetto e apro la busta: 100 rose come la volta precedente. Ditemi, donne che leggete, non sta venendo anche a voi la voglia di diventare Mistress? E ditemi, cari maschietti, non vi sta rodendo l'invidia di non essere Donne, di non essere ME???
Buonanotte a tutti miei cari lettori, la vostra

LadyKay.

sabato 13 marzo 2010

Giocattoli...




Ecco uno dei giocattoli principe di questo gioco. Come lo chiamo io, il disciplinatore. Strumento molto utile per insegnare l'educazione ai miei slave. Ogni errore "costa" 10 frustate sulle natiche. Avanti, qualcuno vuole provare?

Giusto due righe per questo sabato, per augurarvi un weekend godurioso e sensuale... Ci rileggiamo lunedì. Buon sesso a tutti...

giovedì 11 marzo 2010

Domina...


"La Dominazione/Sottomissione è una parte fondamentale nel BDSM (Bondage-Domination-Sado-Masochism). Con il riferimento specifico a questo termine, si intende sottolineare la componente maggiormente psicologica, emotiva e cerebrale, ovvero la relazione nel suo aspetto formale, emotivo e affettivo, nonché tutte quelle pratiche sessuali che esulano, in questo tipo di rapporto, dal puro e semplice contatto sessuale (che tuttavia può far parte, o meno, di una relazione di dominazione/sottomissione).
L'eccitazione viene infatti spesso provocata, in queste relazioni, oltre che da pratiche come il whipping, lo spanking e tutto ciò che è il mondo bdsm, dal controllo e dall'autorità che il "dom" detiene sul sub. Entrambi sono in ogni caso consapevoli e consenzienti nell'accordare questo potere alla parte attiva, tanto che si usa spesso decidere una giornata prima su che cosa verterà il successivo incontro, e le regole del SSC (safe, sane, consensual) impongono che il sub possa concludere la scena in qualsiasi momento con una parola chiave. In realtà tutto verte intorno alla fiducia reciprocamente riconosciuta, e nei rapporti di dominazione/sottomissione più occasionali si può parlare di vere e proprie finzioni dette anche "scene".
Come in altre attività legate al BDSM, questa condizione può essere limitata nel tempo (generalmente della durata della scena) o può essere uno stile di vita. Spesso tutto coinvolge anche vari comportamenti definiti fetish, tra cui i più comuni sono il boot worshipping (l'adorazione degli stivali), l'uso di vestiti in latex e il petplay, in cui il sub finge di essere un animale scelto dal dom.
È invalso nell'ambiente di coloro che praticano il BDSM e le pratiche relative alla dominazione-sottomissione schematizzare in maniera semplificata la popolazione in coloro che sono in grado di recepire tali attività e coloro che non sono in grado di comprenderle (definiti, questi ultimi, con il termine di vanilla) Fermo restando valido tutto ciò che usualmente vale per il BDSM, nei giochi di dominazione sono fondamentali i ruoli. In particolare si distingue un dominante, definito anche Master o Mistress, ed una o un dominato, definito anche slave. Si precisa che tali ruoli raramente sono intercambiabili, ovvero spessissimo, quasi sempre, la stessa persona assume sempre lo stesso ruolo perché consono alla sua natura psicologica. La pratica dei giochi di dominazione sottomissione costituisce infatti in genere una pratica mentale estremamente coinvolgente e in genere il ruolo è fortemente dettato dalle proprie sensazioni intime.
La simbologia maggiormente adottata consiste nell'uso del collare che viene donato dal/dalla top alla/al bottom. Il collare rappresenta in una qual misura l'impegno dei due in un rapporto BDSM con ruoli ed impegni precisi che i due prendono ma che quasi sempre sono dettati dal top. Si noti che in genere, nel caso di rapporto BDSM consolidato o comunque con un fattore di stabilità tra due o più persone, è il sub o la sub a fare richiesta palese o sottintesa di essere accettato nel proprio ruolo ed il/la top ad accettare o meno il legame. In generale si può comunque dire che è invalso l'uso che spetti al dominante l'ultima parola sull'accettazione di un rapporto BDSM di dominazione-sottomissione a rimarcare il potere di quest'ultimo nel legame tra i due.
Frequentissimo è l'abbinamento dei giochi di dominazione anche di altre pratiche, oltre quelle sado-maso già citate, quali il bondage, ovvero la legatura della sub da parte del top e l'umiliazione esplicata attraverso pratiche diverse. In tutte le pratiche citate è fondamentale saper valutare quanto per coloro che assumono il ruolo di dominante sia importante assumere la responsabilità della incolumità psicologica e fisica del sub che gli si affida. La perizia di coloro che assumono il ruolo di sub sta invece nel sapere scegliere una o delle persone in grado di gestire tale responsabilità con la dovuta serietà e perizia."

da wikipedia.it

Tutto ciò che avete letto è il mio mondo, di cui la free-enciclopedia, dà una buona spiegazione... Al di là del raccontarvi delle mie "sedute", vorrei, attraverso l'illustrazione di varie pratiche e "attrezzi", condividere con coloro che passano di qua, l'idea che che questo mondo non è fatto di perversioni, ma di un gioco fatto di fantasie che vengono rese realtà tra adulti consensienti. Ma per oggi, mi limito a darvi la buonanotte...

mercoledì 10 marzo 2010

Gestione & co.

Gestire un gioco così privato, non è per niente facile. Si tratta di fare praticamente una doppia vita. Avete presente come accade nei telefilm? Un uomo insospettabile che però ha due famiglie in due città diverse con cui vive due esistenze totalmente differenti. Per me è più o meno lo stesso. Questo, a differenza dei telefilm però, capita perchè nella mia tanto cara e amara provincia meridionale, una cosa del genere, viene vista dai più come devianza, malattia e altre becere visioni bigotte figlie dell'ignoranza.
In questi giorni sono mancata dal cyberspace, proprio perchè essendo pochi mesi che ho trovato il coraggio di vivere questa dimensione della mia sessualità, ancora non riesco a gestire bene la mia vita di Padrona. Con gestire bene, intendo anche dover costruire una fitta rete di bugie, da poter propinare all'occorrenza ad amici e familiari. Ovviamente, tenere poi in piedi tutto ciò, mi costa un bello sforzo... Ma se vi state chiedendo "allora perchè lo fai?", semplicissimo, vi rispondo: perchè ne vale la pena cazzo! Non per i soldi sia chiaro, ma proprio perchè io sono questo.
A livello "di gestione", per così dire, posso anche aggiungere che gestire alcuni dei miei slaves non è cosa facile per nulla. Ma in quanto a questo, vengo abbondantemente ripagata quando mi scrivono mail adoranti o quando mi venerano live.
Solo che alcuni di loro, malgrado si sentano veramente degli slaves e siano totalmente votati a questa loro condizione, delle volte diventano insistenti fino all'inverosimile, come quella volta che con uno dei miei primi slaves ho dovuto frustarlo 50 volta sul suo culo molliccio, non appena ha oltrepassato la porta di casa mia, e averlo portato in giro al guinzaglio per tutta casa... E per averlo fatto sapete lui come mi ha ringraziata? Con 100 rose... ;) A buon intenditore poche parole!

venerdì 5 marzo 2010

Il tempo scorre...

... e da quella prima volta, ce ne sono state altre, tante altre... Tutte più o meno giocose, e tutte con questo mio amico. Poi un giorno lui mi disse: "Posso presentarti una persona? Qualcuno con cui giocare e da annientare?", fra il sorpreso e lo sbigottito, gli feci: "Annientare dici?? Non credo di capirti...", "Bè - rispose lui secco - con me giochi, ti andrebbe invece di fare le cose un pò più seriamente?", continuando a non capire cosa volessero dire quelle parole, come se mi fossero state rivolte in un'altra lingua, evidentemente la mia faccia lo indusse a continuare: "Questa persona vorrebbe che tu oltre ad offrirgli i tuoi piedi, lo legassi, lo sculacciassi e lo trattassi male, prendendolo in giro anche per le sue scarse dimensioni..." A quel punto mi è venuto sinceramente da ridere! Non riuscivo a concepire ancora un'idea di questo tipo, era lontana kilometri da me... Vedevo un gioco di ruolo finalizzato esclusivamente a far da preliminare al sesso, come lo avevo sempre praticato con il mio compagno, ma mai riuscivo ad immaginare che a qualcuno potesse piacere qualcosa di simile che poi non prevedesse il sesso. Ebbene, mi sbagliavo!!
Due giorni dopo conobbi il tipo: timidissimo, grasso, bruttino... Il classico "nerds"... Appena l'ho visto mi si è rivoltato lo stomaco... Ma poichè sono una che ne ha digerite ben altre nella vita, ho ignorato la cosa e sono andata avanti. Tramite una conoscenza ho affittato un piccolo monolocale ed ho portato "il mio nuovo giocattolo" lì. Un pò impacciata, anche perchè lui taceva e guardava il pavimento, non sapevo cosa fare. Avevo portato con me il frustino. Me ne stavo lì, nei miei jeans ma con sotto un tacco 12 da paura, e non sapevo come gestire la situazione... Ma nell'arco di un paio di minuti, mi sono sentita me stessa e con il frustino nella mano destra, ma portato parallelo alla mia gamba destra, ho preso a girargli intorno... Lo guardavo e lui è arrossito... Poi ho detto: "Sai che fai proprio schifo? Sei una palla che cola lardo, non ti vergogni??" e lui, arrossito ma quasi illuminato dal mio avergli rivolto la parola ha bisbigliato: "Si, padrona... mi vergogno tanto". Ed io: "Non mi piacciono i bisbigli, la tua voce voglio sentirla!!" e gli ho mollato una tremenda frustata sulle grasse natiche. A quel punto un cambiamento: un'erezione!!! Molliccia, ma visibile!! Il mio divertimento è schizzato alle stelle!! E da quell'istante ho saputo di averlo fatto mio... Gli ho detto: "Sei un porco schifoso, anzi, i maiali si vergognano per quanto gli assomigli!! Mettiti nella tua posizione ideale MERDA!! Devo frustarti!!" Gliene ho date 30, gli ho fatto il culo di un bel rosso acceso, ma poichè lui è stato bravo, dopo mi sono seduta in poltrona e gli ho detto: "Sei stato bravo, e dunque ora meriti una ricompensa, mi fanno male i piedi, prenditene cura tu..." Lui da bravo e con sguardo adorante, ha preso a massaggiarmeli, annusarli e baciarli fino a che... con un piccolo gemito, si è venuto nelle mutande!!! A quel punto, il mio disprezzo è stato autentico! Gli ho urlato: "Mi disgusti!! Sparisci dalla mia vista merdaaaaaaa" Lui non se l'è fatto dire due volte, a testa basta mi ha detto: "Grazie, grazie mia unica padrona, sarò suo per sempre..." Ha messo qualcosa sul tavolino ed è andato via. Con tutta calma, mi sono alzata, mi sono rimessa calze e scarpe e sono andata a vedere cosa ci fosse sul tavolino... Con immenso stupore, ho trovato un regalino: il doppio di quello con cui mi aveva omaggiata il mio amico... A volte c'è proprio da dirlo: la vita è bella!!

mercoledì 3 marzo 2010

The first time...

Ero a casa, ma non ero nervosa, perchè si trattava di un amico, di una persona di cui mi sono sempre fidata e a cui da sempre voglio bene... E' suonato il citofono, sono corsa ad aprire senza nemmeno chiedere "chi è"... L'ho visto salire da me, con già quel suo sorrisino beffardo sul volto, mi ha salutata chiamandomi PADRONA, ed un bivido ha percorso la mia schiena. L'ho fatto entrare e siamo andati in soggiorno, si è seduto accanto a me sul divano, a quel punto ero imbarazzatissima, ma sfilatami la ciabatta gli ho posato un piede sulla faccia. Immediatamente ho notato la risposta tra le sue gambe, e ho visto lui odorarmi quasi sniffandomi, e inebriarsi dell'odore della mia crema alla menta.
Gli ho detto: "Sdraiati a terra, quello è il tuo posto, sei il mio zerbino ora". Lui ha eseguito, ed io ho poggiato entrambi i miei piedi sul suo viso. Lui ha cominciato a leccarmeli, baciarmeli e ciucciarmeli tutti... In parte mi veniva da sorridergli, mi chiedevo cosa cazzo stessimo facendo, ma quella sensazione pazzesca, di avere potere, anche se su una persona con cui c'è un legame affettivo, era ed è tutt'ora qualcosa di eccitante al punto da dare alla testa. Mentre lui leccava e si impegnava a godersi il mio sapore, con l'altro piede gli ho schiacciato la faccia premendogliela sempre più a terra. Nel frattempo, il piede da lui leccato gli è penetrato in bocca togliendogli quasi il respiro... Il tutto è andato avanti per circa 30 minuti, ma poi lui mi ha chiesto il permesso di alzarsi, e quando l'ha fatto, mi ha detto che la lingua gli doleva. Gli ho detto "Ok, basta, va bene così, torniamo in noi"... Non vi dico la sorpresa quando lui ha tirato fuori il portafogli e mi ha messo in mano 50 € facendomi quasi un inchino! Gli ho detto: "Ma che cazzo fai??" e lui: "Tranquilla, è per il disturbo, fa parte del gioco, accettali"... Tra lo sbalordito e l'eccitato per la nuova esperienza, con un sorriso diabolico sulla faccia, mi sono infilata gli stivali, l'ho preso sotto braccio e gli ho detto: "Andiamo a prenderci un caffè", e lui, con la faccia beata: "Scendiamo pure, ma il caffè dopo, altrimenti mi si rovina la bocca"...

martedì 2 marzo 2010

BDSM

Cos'è il BDSM? Una filosofia di vita. Se volete spiegazioni più scientifiche le trovate qui.
Come mi ci sono accostata io? Bella domanda. Ne ho sempre subito il fascino. Ma francamente il mio cervello era troppo impantanato nel provincialismo tutto italiano e particolarmente meridionale, per capire realmente dove volevo collocarmi all'interno di questo vastissimo mondo. Ci è voluta la psicoterapia, l'insoddisfazione a giocare con il mio compagno e l'ennesima porta in faccia per farmi capire dove volevo stare, chi volevo essere.
Tutt'ora non mi capacito di come mi venga bene ricoprire un ruolo che non si affianca bene a quello che tutti riconoscono come essere il mio vero carattere: sono dolce, comprensiva... Ma LadyKay no. LadyKay è una mistress. Una PADRONA.
Ci sarebbe da scrivere un libro sul solo significato di questa parola, ma io, in questo momento, mi sento molto buona, e allora accorcerò il tutto ad una semplice scissione: c'è un BDSM soft e un BDSM hard. LadyKay si colloca nella prima categoria.
Ho deciso di condividere una parte di questo mio mondo con la rete, per vari motivi: primo perchè ho voglia e bisogno di tenere un diario di ciò che mi accade, e secondo perchè ancora tante, troppe persone, credono che dietro questo mondo ci siano violenza gratuita, o peggio, prostituzione. Non c'è niente di tutto ciò. E' una filosofia di vita, un gioco di ruolo, basato esclusivamente sulla fiducia reciproca. C'è solo la volontà di darsi completamente a qualcuno. Perchè così facendo ci si discosta da quella che è la durezza della quotidianeità, si fa in modo di tralasciare le preoccupazioni. Sono io che prendo le decisioni, dunque ciò che i miei schiavi fanno, lo fanno per me, ed in questo arrivano a sentirsi veramente liberi.

Buonanotte,

LadyKay.